Ogni volta che io compirò un gesto qualsiasi o emetterò un suono, ogni persona confronterà questo elemento con la sua idea di me cercando un riscontro, una conferma della stessa …
È chiaro quindi inserendosi nella logica reazionaria ed anti-libertaria dello schedario, che io dovrò comportarmi sempre in modo conforme al modello che avevo originariamente preposto di me per non tradire l’IDEA …
L’unica forza, l’unica possibilità che mi resta per sottrarmi alla codificazione della mia persona è la NEGAZIONE …
La continua e perpetua negazione del mio ruolo della mia immagine, ha il potere di sconvolgere il catalogo mentale in cui sono anch’io inserito …
Il DEVIARE continuamente dagli schemi che mi vengono imposti dagli altri mi permette di rompere il circolo vizioso
SCHEMA -> RUOLO -> SCHEMA -> RUOLO
e di liberare ed affermare me stesso a danno del catalogo espressione fascista della normalità borghese.
(Tratto da NEGAZIONE, numero zero, Roma Aprile 1976)
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