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giovedì 9 ottobre 2014

Malatesta e Ciancabilla sull’Organizzazione Anarchica


Scriveva Malatesta:
"Un’organizzazione anarchica deve essre fondata, secondo me, sulla piena autonomia, piena indipendenza, e quindi piena responsabilità degli individui e dei gruppi; accordo libero tra quelli che credono utile unisi per cooperare ad uno scopo comune; dovere morale di mantenere gli impegni presi e di non far nulla che contraddica al programma accettato. Su queste basi poi si adottano le forme pratiche, gli strumenti adatti per dar vita reale all’organizzazione. Quindi i gruppi, la federazione di gruppi, le federazioni di federazioni, le riunioni, i congressi, i comitati incaricati della corrispondenza o altro. Ma tutto questo deve essere fatto liberamente, in modo per dare maggior portata agli sforzi che, isolati, sarebbero impossibili o di poca efficacia."

Ribatteva Ciancabilla:
"Noi siamo l’aristocrazia del proletariato. I cavalieri dell’ideale. La massa dorme, i socialisti s’illudono. Lo sanno Pisacane, Carlo Cafiero, lo stesso Malatesta e tutti coloro che hanno preparato una rivoluzione di massa e che, al primo tentativo, si sono ritrovati in tre gatti di fronte al plotone o alla galera … Siamo nemici di ogni forma di organizzazione perché respingiamo ogni forma di autorità. Noi dobbiamo dare l’assalto allo Stato non per prendere il posto dei borghesi, ma per distruggerlo completamente."

(Estratti da:Errico Malatesta Vita e idee, e da L’AURORA  giornale fondato da Ciancabilla negli Stati Uniti) 

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