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giovedì 14 giugno 2018

L’Amor Cortese

Utilizzando un linguaggio in codice un gruppo di musici e poeti s'infiltrarono nelle corti dell'Europa medievale, diffondendo il messaggio dell'Amore Esoterico e il culto del Femminile, reso fuorilegge dopo le sanguinose crociate promosse dalla Chiesa e dallo Stato Centralista. Nel XII secolo fiorì nelle ricche corti occitaniche, Tolosa, Carcassonne, Béziers un modello di vita altamente spirituale, liberale, non maschilista e persino antimilitarista. Sono le province conquistate dall'eresia Albigese e Catara, dove l'obiettivo era la felicità e non l'accumulazione delle ricchezze. Una minaccia per il re di Francia ed il papato, perché dimostravano che si poteva campare egregiamente, e anche cercare la perfezione spirituale, senza scapicollarsi in guerre insensate, e senza opprimere nessuno, né sudditi né vicini di casa. La leggenda di Parsifal nata in quegli anni rende in pieno lo scontro tra due visioni della vita, una tollerante ed una rozza ed intransigente. La felicità ed il successo delle corti amorose venne spazzata via da una delle più sanguinose e bestiali guerre mai combattute sul suolo europeo, la crociata indotta da Innocenzo III contro gli eretici catari e albigesi (1209 -1226). La vittoria della crociata spianò la strada alla nascita di un'Europa materialista, paranoide, baciapile, coll'ossessione della grandeur. Un'Europa che sarà il flagello del pianeta, con i suoi degni rappresentanti da Simone da Montfort a Cortez, da Rodhes a Mussolini in compagnia di Hitler. Ma la musica e la poesia dei trovatori, i campioni de L'Amor Cortese, i gentili cospiratori contrabbandò l'insegnamento spirituale delle corti occitaniche, trovò terreno fertile in Italia (Federico II, Dante e il Dolce Stil Novo). Sono inni ispirati alla Dama celeste. Inni di devoti amorosi illuminati. 

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