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giovedì 8 novembre 2018

Il ’68 … Ottobre cinquant’anni fa (Capitolo XLV)

01 – Scontro tra operai e polizia ad Ancona, di fronte alla fabbrica americana Farfisa, in sciopero dopo il licenziamento di alcuni sindacalisti.
02 – A Bologna il movimento interrompe l’inaugurazione del Congresso di medicina del lavoro. La polizia carica e gli studenti rispondono occupando l’istituto di Anatomia. Teach-in contro l’imperialismo all’università di Roma.
03 – 18 studenti medi denunciati a Roma per l’occupazione del liceo classico Lucrezio Caro, nella primavera precedente.
04 – A Milano scontri alla manifestazione per la strage di Città del Messico. In Sardegna i caschi blu caricano i pastori che occupavano i municipi e le scuole di cinque paesi. 9 operai e studenti denunciati a Pisa per violenza privata verso il direttore della Saint Gobain.
05 – Gli studenti medi entrano in agitazione. Guidano le lotte gli Istituti Tecnici e Professionali, ma sulla parola d’ordine del diritto all’assemblea, l’agitazione si estende ai licei classici e scientifici.
06 – Manifestazione a Roma contro la repressione in Messico.
10 – Manifestazione di protesta per l’uccisione di Mulele a Roma. Sciopero quasi totale alla Lancia di Torino. A Roma i baraccati occupano un gruppo di palazzine dello Iacp a Primavalle.
12 – La polizia sgombra le case occupate di Primavalle. Il direttore della libreria Feltrinelli di Roma denunciato per la vendita di bombolette spray di vernice con sopra scritto:”Dipingi di giallo il tuo poliziotto”.
13 – La giornata dedicata alla cavalleria, a Torino, finisce con cariche e fermi per la protesta del movimento studentesco.
14 – La polizia carica i picchetti di operai e studenti di fronte alla Lancia a Torino.
15 – Durissime cariche della polizia contro gli operai della Saint Gobain in sciopero. Sciopera anche il gruppo Pirelli. Al liceo Plinio Seniore di Roma il preside sospende 20 studenti per i capelli troppo lunghi.
16 – Il preside del liceo romano Mamiani invita i genitori di tre studenti a ritirare i figli dall’istituto prima che vengano sospesi da tutte le scuole italiane. molte scuole romane sono in lotta per l’assemblea e contro l’autoritarismo.
17 – Assemblea non autorizzata al Mamiani. 800 studenti chiedono di essere anche loro sospesi. I genitori dei 3 allievi minacciati di sospensione rifiutano di ritirare i loro figli. 
18 – Il consiglio dei professori del Mamiani sospende per un anno da tutte le scuole Stefano Poscia e per 15 giorni altri 2 studenti.
19 – Occupato e sgombrato dalla polizia il Mamiani. Proteste e assemblee in molte scuole.
20 – L’assemblea degli studenti universitari e medi romani decide un sit-in di fronte al Mamiani per il giorno seguente. 
21 – Manifestazione di fronte al Mamiani. Gli studenti delle scuole che non partecipano allo sciopero bloccano le lezioni e tengono assemblee non autorizzate.
22 – Al liceo Augusto di Roma, 17 studenti sospesi per aver scioperato contro le sospensioni del Mamiani.
23 – Assemblea permanente dei medi romani. La polizia presidia l’ingresso delle scuole. A Maddaloni, in provincia di Caserta, cariche contro un corteo di medi. Condannati a 4 mesi con la condizionale 2 arrestati negli scontri a Pisa.
25 – Corteo a Milano degli studenti del Parini.
26 – La polizia sgombra 4 facoltà occupate a Messina, subito rioccupate dagli studenti. A Palermo sgombrato un istituto tecnico occupato. La Cattolica di Milano revoca l’incarico alla professoressa Lidia Menapace, cattolica dissenziente.
27 – Il rettore e i presidi di facoltà di Messina minacciano di dimettersi per protesta contro l’intervento della polizia nell’università.
28 – 60 studenti sospesi a Sassari. Manifestazioni di studenti medi in molte città del sud. I sindacati proclamano per il 16 novembre lo sciopero generale, come pressione per la riforma delle pensioni discussa contemporaneamente in Parlamento.
29 – Ancora blocco delle lezioni al Mamiani. In lotta da giorni a Roma anche gli studenti dell’istituti tecnico Bernini.
30/31 – Cariche contro sit-in dei medi a Siracusa, Brindisi e Palermo. Gli studenti manifestano anche a Roma e Nuoro. All’università di Roma il congresso dei fisici italiani è interrotto dal movimento e decide di rinunciare alla cerimonia della premiazione finale.  

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