Le grandi tempeste
le hai alle tue spalle.
Non domandavi un tempo
perché esistevi,
da dove venivi o dove stessi andando,
eri soltanto nella tempesta,
eri nel fuoco.
Ma si può anche vivere
nella vita d’ogni giorno,
il grigio calmo giorno,
piantare patate, rastrellare foglie
e raccogliere rametti,
ci sono tante cose a cui pensare al mondo,
a tutto non basta la vita di un uomo.
Dopo il lavoro puoi arrostire il maiale
e leggere poesie cinesi.
Il vecchio Laerte tagliava i rovi
e rincalzava il fico,
e lasciava gli eroi combattere a Troia.
Olav Håkonson Hauge (18 agosto 1908-23 maggio 1994) è stato un poeta norvegese. E' nato a Ulvik e ha vissuto tutta la sua vita lì, lavorando come giardiniere nel proprio frutteto. I suoi versi hanno spesso la delicata semplicità e il realismo della poesia tradizionale cinese che amava; un albero, un fiume, una cascata sono osservati con rapidi colpi di intuizione, ma in modo tale che la mente che osserva si espanda con chiarezza e presenza della mente.
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