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giovedì 28 novembre 2024

L’Anarchia nel XX secolo – Parte XLIV

1938 

23 settembre - Parlando a Ginevra alla Società delle Nazioni, il capo della repubblica spagnola Negrin chiede il ritiro delle Brigate Internazionali, che vengono tolte dal fronte, impiegate a cacciare gli occupanti delle terre e delle fabbriche (restituite ai proprietari) e infine sciolte. 

1939 

26 gennaio - Franco entra a Barcellona. Il 14 gennaio ha occupato Tarragona. 

22 febbraio - Mussolini ordina al generale Gambara, comandante delle truppe fasciste in Spagna, di fucilare tutti gli anarchici e i comunisti italiani catturati. 

15 marzo - Le truppe naziste entrano a Praga. La "Pravda" riporta il discorso di Stalin al XVIII congresso del partito: «Inghilterra e Francia vogliono seminare la discordia tra l'URSS e la Germania». 

1° aprile - Cessano ufficialmente le ostilità tra la repubblica spagnola e l'esercito fascista vincitore guidato dal generale Franco. Il 28 marzo è caduta Madrid, il 30 Valencia, ultima roccaforte repubblicana. Radio Burgos annuncia: «La guerra è finita». È costata un milione  di morti; centinaia di  migliaia sono i profughi in Francia, ove vengono brutalmente rinchiusi in campi di concentramento. 

22 agosto - Molotov per conto di Stalin e Ribbentrop per conto di Hitler firmano al Cremlino un patto di non aggressione decennale, che è chiaramente un patto di aggressione contro la Polonia. 

1° settembre - Scoppia la seconda guerra mondiale. Hitler invade la Polonia, che poi spartisce con Stalin con cui ha firmato un trattato. In difesa della Polonia entrano in guerra la Francia e l'Inghilterra. L'Italia fascista aggredirà alle spalle una Francia già prostrata il 10 giugno 1940. Nel giugno del 1941 Hitler ammassa truppe al confine orientale: un colonnello dell'Armata Rossa responsabile del settore segnala il fatto a Mosca, ma viene fatto fucilare da Stalin come «provocatore intenzionato ad alterare i buoni rapporti tra URSS e Germania». Pochi giorni dopo le truppe naziste dilagano nell'URSS e approfittando dello smarrimento del partito comunista decimato dai processi del 1936-38 e dell'Armata Rossa paralizzata dagli ordini di Stalin, giungono fino alla periferia di Mosca. La guerra con la Germania costerà all'eroico popolo russo 22 milioni di morti. - Muore suicida a New York il poeta e drammaturgo Ernest Toller. Nato a Poznan da famiglia ebreo-polacca nel 1893, Toller prese parte attiva alla rivoluzione spartachista del 1918-19 ed ebbe responsabilità nella repubblica dei Consigli a Monaco di Baviera, per cui fu poi condannato a cinque anni di carcere. Travolto dalla miseria e dall'ascesa dello stalinismo e del nazismo, vittima dello sconforto si uccide dopo avere dato alla causa della «rivoluzione sociale del secolo ventesimo» drammi indimenticabili di tensione operaistica in forma espressionista come Uomo Massa (1921), I distruttori di macchine (1922), Oplà, noi viviamo! (1927), Spegnere le caldaie (1930). 



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