Umanità: su tale
trono, il profano che sfrontato riso,
soffia gioioso tonde bolle, in aria
risalenti, a raggiungere
i mondi in fondo all’etere. Si slancia
fragile il globo luminoso, e scoppia;
la sua anima sputa,
gracile come un sogno d’oro. Il cranio
odo pregare ad ogni bolla e gemere:
“Questo gioco ridicolo
e feroce avrà fine un giorno? Infatti
quello che sparge in aria la crudele
bocca. Mostro assassino,
è il mio cervello, il sangue, la mia carne!”
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