La domesticazione sociale è l'altro nome di quelle pratiche di dominio che sono all'origine di obbedienza, consenso, pace sociale. Non ideologie, forme di cultura o teorie, ma vere e proprie forze che plasmano la nostra vita, modellano i nostri comportamenti e vincolano il nostro comune.
La domesticazione sociale è all'origine di quella sudditanza vissuta con disarmante fatalismo, in virtù della quale di volta in volta ci troviamo a rivestire gli abiti di un popolo di consumatori, produttori, guerrafondai, utenti, elettori.
La domesticazione sociale è la misura di quella distanza tra i molti che obbediscono e i pochi che comandano, tra i molti impiegati delle nuove officine del lavoro e i pochi che ne traggono profitto.
Capire le ragioni di ciò che produce la nostra alienazione nella forma della merce, nella forma dello spettacolo e nella forma del consenso è il presupposto per immaginare una possibile ribellione a questo presente e al prossimo futuro.
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