Un giorno ci sarà una crisi nell'industria, una di quelle crisi non più passeggere, come altre volte, ma che annientano intere fabbriche, che gettano nella miseria migliaia di lavoratori e ne decimano le famiglie. Voi lotterete come gli altri contro questa calamità. Ma vi accorgerete ben presto che vostra moglie, i vostri figli, i vostri amici soccombono poco a poco alle privazioni, deperiscono a vista d'occhio e, privi di cibo, privi di cure, finiscono distesi sopra un miserabile giaciglio. E intento la vita risuona allegra nelle vie inondate di sole della grande città, noncurante di quelli che muoiono di stenti. Comprenderete allora ciò che questa società ha di ributtante, penserete alle cause della crisi e scruterete tutte le profondità di quelle inique leggi economiche che espongono migliaia di uomini alla cupidigia di un pugno di fannulloni; concorderete con i socialisti anarchici quando dicono che la società attuale può e deve essere trasformata totalmente.
(Tratto da L'Anarchia di Petr A. Kropotkin)
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