AGUGGINI ETTORE anarchico
Ettore nasce a Milano il 23 marzo 1902. Rimasto orfano della madre a sei anni, frequenta le scuole elementari fino alla quinta classe. Dopo le scuole si impiega come apprendista in diversi lavori fino a quando entra come operaio in uno stabilimento metalmeccanico. In fabbrica matura la sua scelta leggendo fra l’altro L’Unico di Stirner di aderire agli ideali anarchici. Nel Primo dopoguerra fa parte a Milano di un gruppo anarchico individualista e stringe una forte amicizia con Giuseppe Mariani e Giuseppe Boldrini. Nell’ondata di attentati di protesta che gli anarchici fanno scoppiare a Milano nel 1920-21. Aguggini, partecipa alle azioni sia contro la forza pubblica durante le agitazioni operaie, sia contro i simboli del “potere borghese” come il ristorante Cova, Cavour, dove era ospite la missione inglese per il congresso della Società delle Nazioni e infine il teatro Diana. Quest’ultimo attentato ideato dal Aguggini insieme con Mariani e Boldrini, per protestare contro la prolungata detenzione di Errico Malatesta, Armando Borghi e Corrado Quaglino in carcere da cinque mesi senza ancora essere stati rinviati a giudizio. Come loro stessi asseriscono durante il processo, è la notizia dello sciopero della fame dichiarato in carcere da Malatesta, Borghi e gli altri compagni a spingere il gruppo a compiere un gesto eclatante contro uno dei principali responsabili della repressione anti-anarchica, il questore Gasti. La decisione di attentare al teatro-albergo Diana, comunque, era stata presa all’ultimo momento, la prima intenzione era stata quella di far saltare in aria la Questura centrale di piazza San Fedele. che non poté essere attuato per sopravvenute difficoltà d’esecuzione. L’esplosione causa la morte di 21 persone e 80 feriti. Nel breve volgere di poco tempo bande armate fasciste distrussero sia la sede di Umanità Nova sia quella dell’U.S.I., tentando poi l’assalto alla nuova sede dell’Avanti! Subito dopo ebbe inizio la sistematica “caccia all’anarchico” da parte della polizia: decine ne furono fermati, minacciati, incarcerati, finché si arrivò all’individuazione del terzetto responsabile della strage. Diciassette altri anarchici, assolutamente estranei al fatto, furono accomunati dalla polizia a Mariani, Boldrini ed Aguggini.
Aguggini fugge prima a Lodi, poi a Piacenza, San Marino e infine Ancona dove viene arrestato. Condannato a vent’anni per l’attentato al Cova, viene poi processato per gli attentati al Cavour e al Diana. Ettore ammette di essere responsabile, e, dopo una dichiarazione di fede anarchica si dichiara addolorato per la strage provocata. Viene condannato a trent’anni. Oltre alle tre condanne per i tre autori della strage, decine di anni di galera vennero inflitti agli innocenti cinicamente travolti dalle manovre congiunte della polizia e della magistratura.
Aguggini, sconta la pena in varie carceri, da quello di San Vittore di Milano a Oneglia fino al penitenziario di Alghero dove muore per le sofferenze patite il 3 marzo 1929 all’età di 27 anni.
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