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giovedì 26 novembre 2020

EPITAFFIO A UN CANE - Lord Byron

In questo luogo

giacciono i resti di una creatura

che possedette la Bellezza

ma non la Vanità

la Forza ma non l’Arroganza

il Coraggio ma non la Ferocia

E tutte le Virtù dell’ Uomo

senza i suoi Vizi.


Quest’ Elogio, che non sarebbe che vuota lusinga

sulle Ceneri di un Uomo,

è un omaggio affatto doveroso alla Memoria di

“Boatswain” , un Cane che nacque in Terranova

nel maggio del 1803

e morì a Newstead Abbey

il 18 novembre 1808.


Quando un fiero figlio dell’uomo

al seno della terra fa ritorno,

sconosciuto alla gloria, ma sorretto

da nobili natali,

lo scultore si prodiga a mostrare

il simulacro vuoto del dolore,

e urne istoriate ci rammentano

l’uomo che giace lì sepolto;

e quando ogni cosa si è compiuta

sul sepolcro noi potremo leggere

non chi fu quell’uomo,

ma chi doveva essere.


Ma il misero cane, l’amico più caro in vita,

che per primo saluta

e che difende ultimo,

il cui bel cuore appartiene al suo padrone,

che lotta, respira,

vive e fatica per lui solo,

cade senza onori;

e solo col silenzio

è premiato il suo valore;

e l’anima che fu sua su questa terra

gli vien negata in cielo;

mentre l’uomo, insetto vano! ,

spera il perdono,e per sé solo

pretende un paradiso intero.


O uomo! flebile inquilino della terra per un’ora,

abietto in servitù, corrotto dal potere,

ti fugge con disgusto chi ti conosce bene,

o vile massa di polvere animata!


L’amore in te è lussuria, l’amicizia truffa,

la parola inganno, il sorriso menzogna!

Vile per natura, nobile sol di nome,

ogni animale ti mette alla vergogna.

O tu, che per caso guardi quest’umile sepolcro,

passa e va’ : non è in onore

di creatura degna del tuo pianto.

Esso fu innalzato per segnare

il luogo ove tutto quel che di un amico resta

riposa in pace;

un sol ne conobbi: e qui si giace.



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