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giovedì 9 dicembre 2021

UN FATTO DI CRONACA

Nel 1973 quando era in prima media, Claudia Pinelli, la minore delle due figlie di Licia e Pino, raccontò la sua versione dei fatti in un compito in classe. 

Tema: Un  fatto di cronaca 

Svolgimento 

Erano verso le h. 4 del pomeriggio, a un tratto echeggiò una esplosione, molta gente accorse dove si era sentito il boato; davanti a loro stavano le macerie di una banca distrutta e qua e là corpi straziati. Così avvenne quella che noi ora definiamo: La strage di Piazza Fontana. La polizia non sapeva dove mettere le mani, così decise di addossare la colpa agli anarchici. Li vennero a prendere per portarli in questura. In quelle tragiche notti perse la vita il ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli fermato dalla polizia come tanti altri suoi compagni. La moglie (Licia Pinelli) ora si sta battendo per scoprire la verità sulla morte del marito, perché lei è convinta con le sue figlie, che Giuseppe Pinelli non si è suicidato, ma sia stato ucciso. La  polizia, vedendo la reazione della moglie, si affrettò subito a dire che Pinelli era un bravuomo e che il giorno seguente lo dovevano liberare. Ma  alla vedova Pinelli non bastavano le loro assicurazioni; ora era sola e doveva provvedere  al mantenimento delle sue due bambine, Silvia di 9 anni e Claudia di 8. Intanto  per la strage di Piazza Fontana  era stato accusato  Valpreda. Sono passati tre anni dalla strage di Piazza Fontana e Valpreda è stato rilasciato in libertà provvisoria senza un vero processo (ben due processi sono stati rinviati). Speriamo che il terzo processo sia quello che faccia trionfare la giustizia liberando gli innocenti e imprigionando i veri colpevoli.

 

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