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giovedì 15 febbraio 2024

L’Anarchia nel XX secolo – Parte VII

1911 

Scoppiano violenti scioperi (che fanno seguito a quelli del 1902 e del 1907) tra i dipendenti dei tabacchifici, delle imprese di costruzione e delle ferrovie cubane. In prima fila sono i dirigenti dei lavoratori del tabacco, di tendenza anarco-sindacalista e socialista. Gli scioperi hanno una forte carica anti-imperialista in quanto diretti anche contro le grandi società nordamericane presenti nell'isola. Per reazione il governo del presidente José Miguel Gómez (ministro dell'interno è il futuro presidente Machado) sopprime le organizzazioni dei  lavoratori. Machado mette in piedi una organizzazione sindacale filo-governativa, che camperà fino a quando, nel 1925, l'ala sinistra dei sindacati (sostanzialmente la leadership della federazione del lavoro dell'Avana, composta da anarco-sindacalisti, socialisti e comunisti) non si deciderà a spazzare via questo apparato burocratico di fantocci dando vita alla Confederación Nacional Obrera Cubana (CNOC). Con la guida degli anarco-sindacalisti prima e successivamente della CNOC le masse lavoratrici cubane otterranno considerevoli successi, poi la CNOC cadrà sotto l'influenza settaria e disgregatrice degli stalinisti che nel 1931 elimineranno gli anarco-sindacalisti e altri rivoluzionari dalla Confederazione unitaria. Fino al 1931 gli anarco-sindacalisti avranno una grande influenza tra i lavoratori cubani: la storia degli sforzi proletari per organizzarsi nei primi decenni del secolo non è altro che la storia dell'anarco-sindacalismo, le cui idee erano penetrate a Cuba dopo il 1860, portate dai lavoratori spagnoli emigrati in cerca di lavoro e di libertà. Il nucleo più compatto in mezzo agli emigranti era costituito dagli anarchici della Catalogna. 


8 gennaio - L'avvocato  Pietro Gori, difensore strenuo degli anarchici e poeta dell'anarchismo (suo è il testo della famosa canzone Addio Lugano bella), muore a Portoferraio, stroncato dalle persecuzioni e dall'esilio. Nato a Messina da famiglia toscana nel 1865, nel 1880 subì il primo processo per «eccitamento all'odio fra le classi», e venne difeso da  Enrico Ferri. Al congresso di Genova del 1892 sostenne le tesi anarchiche. Nel 1894 dovette riparare all'estero: tenne comizi e conferenze in Inghilterra e negli Stati Uniti; rientrato in Italia nel 1898, dopo i moti di Milano dovette nuovamente fuggire; a  Buenos Aires diresse la rivista "Criminologia Moderna". Nel 1903 fondò a Roma,  con Luigi  Fabbri, la rivista anarchica "Il Pensiero". Scrisse anche poesie, drammi, ricordi, studi di criminologia. Il busto eretto sulla sua tomba nel camposanto di Rosignano (Toscana) sarà decapitato e mutilato dai fascisti. 


24  gennaio
- Viene ucciso, dopo un processo-farsa a  porte chiuse, l'anarchico giapponese Shusui Denjiro Kotuku, condannato a morte per presunto complotto contro il mikado. Kotuku, nato nel 1871° Nakamura, è considerato una delle più grandi figure dell'anarchismo. Attivo  militante socialista fin dal 1893, nel 1901 pubblica la sua prima opera: L'imperialismo, mostro del secolo ventesimo, e nel 1903  L'essenza del socialismo. Nello stesso anno  fonda con Toshihito Sakai il settimanale "Heimin Shimbun" (La Plebe),  al quale collaborano i più eminenti socialisti dell'epoca e che per primo in Giappone pubblica Il manifesto dei comunisti. Il testo di Marx ed Engels viene tradotto in giapponese da Kotuku e Sakai. Come molti altri anarchici e socialisti giapponesi, anche Kotuku si era formato nell'emigrazione. Dopo avere letto in galera Campi fabbriche e officine di P. Kropotkin, liberato nel 1905 Kotuku soggiorna negli Stati Uniti, entra in contatto con rivoluzionari di tutto il mondo in casa di madame Flitch, anarchica russa in esilio, e con gli IWW. torna in Giappone (1906) anarchico convinto. Traduce in giapponese e pubblica clandestinamente le opere di Kropotkin (La conquista  del pane, Lo Stato, L'autorità e la legge) e tanto basta perché le autorità lo arrestino e lo condannino a morte con altri 22 compagni. Nonostante le proteste di tutto il mondo civile viene assassinato assieme alla sua compagna Yugetsu Suga Kano e a dieci  anarchici. 

30 gennaio - Sollevamento popolare a Bahia California, che sotto  l'impulso di Ricardo Flores Magón dà vita alla República socialista de Bassa California. Magem, dopo la prima detenzione in un carcere statunitense, è passato dal riformismo e dall'opposizione  sistematica alla dittatura di Porfirio Diaz (caduto dopo l'insurrezione del 20 novembre 1910) all'anarco-comunismo. Il grido libertario «Tierra y Libertad», diffuso dalla rivista magonista "Regeneración", scuote le masse contadine e diventerà quasi il simbolo della rivoluzione messicana; lo stesso Emiliano Zapata, che pur essendo fortemente influenzato dal magonismo, non sarà mai dichiaratamente anarchico, scrive questo motto sulle sue bandiere. 


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