1950
10 gennaio - Muore in Svizzera Clovis Abel Pignat, alias Tschombine Pategnon. Nato a Vouvry, nel Vallese, nel 1884, Pignat è stato fondatore e animatore della FOBB, la Federazione degli Operai del Legno e dell'Edilizia (Bois et Batiment) nella Svizzera romanda. Figlio di un soffiatore delle vetrerie di Monthey, operaio lui stesso sin da ragazzo, Pignat visse l'altra faccia della belle époque al fianco dei lavoratori. Giovanissimo, era rimasto molto colpito dallo spirito di solidarietà che animava gli operai italiani immigrati. Vecchi reduci dai cantieri del tunnel del Gottardo (iniziato nel 1872 e terminato nel 1880) raccontarono al giovane Clovis delle spaventose condizioni di lavoro. La settimana lavorativa era di 72 ore. Gli operai chiesero una ventilazione migliore nel tunnel e un aumento di 50 centesimi. Il capo dell'impresa, l'ingegner Favre di Ginevra, si rifiutò di trattare e fece occupare i cantieri dalla truppa, che sparò sugli operai italiani: 4 morti, otto feriti. All'ingegner Favre venne eretta una statua, che si trova ancora oggi sulla piazza delle Alpi a Ginevra. Nel 1899 si ebbe la stessa situazione nel Vallese, quando gli operai italiani del tunnel del Sempione chiesero un misero aumento salariale. L'8 novembre, in risposta allo sciopero, i cantieri vennero occupati dall'esercito. Licenziamenti, espulsioni, scioglimento del sindacato: gli operai, terrorizzati, tornarono al lavoro. Due delegati di Ginevra, Jean Sigg e Calame, ricostituirono clandestinamente il sindacato e il 1° luglio 1901 oltre 1500 operai scesero in sciopero. Una durissima repressione poliziesca piegò dapprima i siciliani, poi i calabresi, che sotto il fucile puntato ripresero il lavoro. Solo i piemontesi resistevano. Clovis, che aveva 16 anni, si mise al loro fianco. Nel 1903, a Ginevra, i muratori piemontesi e savoiardi esigevano l'applicazione della giornata di dieci ore (60 ore settimanali), la soppressione del lavoro domenicale e dell'obbligo di alloggiare dove voleva l'imprenditore. Volevano anche un aumento di 2 centesimi all'ora: i muratori guadagnavano 50 centesimi orari, i manovali 45 e i porta-mortai 30. Al rifiuto padronale segui uno sciopero durissimo, con arresti di militanti ed espulsioni, dal 2 luglio alla fine di settembre. Una nuova sconfitta. Ma i lavori rimasero sospesi a lungo, e lo sciopero costò caro anche ai padroni. La situazione andò avanti cosi fino allo agosto 1914, data dell'inizio del grande massacro che provocò la sospensione dei lavori e la mobilitazione generale. A Vouvry, amministrata da oltre mezzo secolo da uomini fedeli alle idee della rivoluzione del 1848, isola laica in un paese a maggioranza clericale, Pignat partecipa a queste lotte ma affina nel contempo il suo spirito di libero pensatore con letture dei classici federalisti e libertari. Si sposerà, avrà tre figli, diverrà il dirigente sindacale più amato della zona, ma rimarrà sempre un uomo semplice, intelligente, coraggioso, teorico e praticante dell'azione diretta, continuamente immerso in scioperi «selvaggi». Conosce Panait Istrati, lo scrittore popolare rumeno autore di Codine e Verso l'altra fiamma, rifugiato per qualche tempo al villaggio e diventa suo amico. Nel 1906 il movimento anarco-sindacalista è particolarmente attivo nella vicina Francia sotto l'impulso, tra gli altri, di Emile Pouget e del suo giornale "Le Père Peinard": è l'anno in cui la CGT lancia una perentoria parola d'ordine d'azione diretta: «Dal 1° maggio, lavoreremo soltanto otto ore al giorno». Era la vecchia rivendicazione «dei 3 x 8» (otto ore di lavoro, otto di riposo, otto di tempo libero) avanzata dai sindacati americani e che già aveva portato alla repressione dei «martiri di Chicago» (1886-7). I sindacati europei avevano deciso che a partire dal 1888 la giornata del 10 maggio sarebbe stata consacrata ogni anno, in memoria di questi martiri, a manifestazioni internazionali in favore delle otto ore e del progresso sociale. P in questo clima che Clovis Pignat matura la sua « vocazione». Per campare, fa mille mestieri: dalla vetreria passa alla fabbricazione delle pietre sintetiche per orologeria; è manovale di cantiere, taglialegna, segatore di assi. Lavora in una fabbrica di calce a 32 centesimi l'ora. Chiede un aumento, ma resta solo. Come tutti i giovani militanti d'avanguardia, deve andare lontano, perché nessuno gli dà più lavoro.
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