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giovedì 2 gennaio 2025

L’Anarchia nel XX secolo – Parte XLIX

1945 

23-25 giugno - A Milano, convegno interregionale della Federazione Comunista libertaria Alta Italia, il primo raduno libertario nell'Italia settentrionale dopo la fine della seconda guerra mondiale. Ugo Fedeli e Germinal Concordia tengono le relazioni sui «postulati del comunismo libertario sul terreno politico, economico e sociale»; Gaetano Gervasio sull'«organizzazione sindacale e posizione degli anarchici di fronte al funzionamento delle Commissioni di fabbrica, in relazione alla gestione, alla produzione ed al consumo»; Luciano Pietropaolo sui «rapporti con i partiti sul terreno politico, sindacale e militare»; Alfonso Failla sul «congresso nazionale»; Mario Mantovani e Corrado Quaglino su «stampa e propaganda». Tra le risoluzioni approvate, quella sui rapporti con i CLN dice: «Il Convegno delle Federazioni Comuniste Libertarie Alta Italia: considerando che nel periodo cospirativo la presenza dei Comunisti libertari, sia nelle formazioni partigiane di montagne e città, come nel Comitato Liberazione Nazionale (CLN), ha impresso all'opera degli stessi un andamento più democratico e rivoluzionario; considerando che nonostante la caduta del fascismo, l'impalcatura capitalistica e monarchica - sostenuta dal Comando militare alleato - non è stata neppure intaccata, e che perciò la lotta antiborghese deve continuare più intensa sfruttando tutte le possibilità che si presentano; delibera di lasciare libertà d'azione alle Federazioni che   già hanno inviato dei compagni nel CLN con fini rivoluzionari. Incarica inoltre il Consiglio della Federazione Alta Italia di entrare in contatto col CLN Alta Italia, affinché sia assicurato il diritto ai nostri compagni di entrare in tutti quei Comitati ove il nostro ingresso sia ritenuto necessario ed utile ai fini del controllo e della preparazione rivoluzionaria.» 

15-19 settembre - Congresso nazionale di Carrara, alla presenza di delegazioni di tutta Italia, comprese la Sicilia e la Sardegna. Sandro Pertini, segretario del Partito Socialista di Unità Proletaria, porta l'adesione e il saluto del suo partito, affermando che tra socialisti e anarchici vi è affinità per l'uguale amore della libertà. Carlo Andreoni, direttore del periodico "Il Partigiano" da poco trasformatosi nell’Internazionale", reca il saluto dell'Unione Spartaco di Roma, e dichiara che il suo gruppo è vicino al movimento libertario sia per le idee sia per i metodi. Invia un fraterno saluto anche al Movimento Comunista d'Italia, formato da dissidenti del partito comunista. I delegati deliberano: l'esclusione di qualsiasi accordo permanente tra il movimento anarchico e i vari partiti politici e la massoneria; il rifiuto di ogni appoggio all'«illusione burocratica dei Consigli di gestione che tentano di far risorgere l'idea della collaborazione paritaria fra capitale e lavoro, che era il nocciolo del corporativismo fascista»; la costituzione di «Comitati di  soli lavoratori (manuali ed intellettuali associati) che preparino la volontà e la capacità per la gestione diretta delle singole aziende e nella piccola agricoltura ed industria mostrino in pratica i vantaggi dell'associazione agli artigiani ed ai coltivatori, mezzadri e affittuari e proprietari, senza centrali e senza burocrazie». La collaborazione con  i CLN è consentita solo quando sia «la genuina espressione della massa lavoratrice». Constatato che «l'agitazione per la Costituente è un altro tentativo dei politicanti per asservire il popolo lavoratore a nuove forme di Stato che saranno comunque nemiche», i delegati rifiutano ogni collaborazione alla campagna elettorale per la Costituente. Viene ribadita anche la necessità della lotta contro la Chiesa e in favore della libertà di coscienza, nonché della costituzione di un Comitato Sindacale che coordini l'opera dei Gruppi di difesa sindacalista. Infine i delegati deliberano la costituzione della «Federazione Anarchica Italiana» (FAI). 

Ottobre - Col ritorno degli esiliati si ricostituisce la Federazione anarchica nella Corea del sud. Il «Durruti coreano», il guerrigliero Kim-Jwa-Jin, dopo avere combattuto contro i giapponesi viene ucciso dai comunisti come Makhno. Il movimento anarchico si era sviluppato in Corea all'inizio degli anni 20: a Seul, nel 1920, fu fondata l'Associazione di mutuo soccorso operaio: nel '21, sempre a Seul, l'Associazione del movimento anarchico; nel 1923 la Federazione fraterna anarchica, da emigrati a Tokio; la Federazione della bandiera nera (Seul, 1925), la Federazione della vera fiducia (Taegue, 1925), l'Associazione dell'amicizia anarchica (Piong-Yang, 1927). Nel 1924 è fondata la Federazione anarchica dei coreani esiliati in Cina; nel 1930 la Federazione operaia di Dong-Hung a Tokio. 



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