Alexander Trocchi è uno degli autori più importanti della letteratura scozzese degli ultimi settant’anni, eppure in Italia è ancora sconosciuto (anche se oggetto di un piccolo culto). Intellettuale anticonformista e vivace, Trocchi ha avuto una vita tumultuosa, e la forza delle sue opere sta anche nell’inestricabilità tra vissuto e scrittura. Nato a Glasgow il 30 luglio del 1925, nipote di emigrati italiani, perse la madre quando aveva sedici anni, un lutto che lo segnò a vita e che riecheggia nei suoi libri. Studiò lettere e filosofia, con una pausa durante la quale si arruolò come pilota, nonostante il credo pacifista. Nel 1947, a 22 anni, sposò segretamente Betty, della quale era innamorato dai tempi della scuola, e con lei ebbe una figlia, Jacqueline. Cominciò a scrivere racconti. Nel 1950, grazie a una borsa di studio, visitò l’Italia, la Grecia e la Turchia, e infine si trasferì a Parigi con la famiglia; qui nacque la secondogenita, Margot. Dopo un periodo a Newcastle, affinché Betty potesse accudire il padre malato, Trocchi tornò da solo a Parigi. Conobbe l’americana Alice Jane Lougee, che contribuì economicamente alla nascita della rivista letteraria in lingua inglese Merlin, di cui Trocchi fu coeditore insieme al poeta Christopher Logue. La rivista, che ospitò tra gli altri Ionesco, Miller, Neruda, Beckett e Sartre, resistette due anni (1952-1954), per un totale di sette numeri. Nel 1953 Maurice Girodias fondò Olympia Press e, in dialogo con Merlin, diede alle stampe testi proibiti come Lolita di Nabokov, Plexus di Miller, Storia dell’occhio di Bataille o La filosofia del boudoir di De Sade. Fu in questo contesto che, nel 1954, Trocchi pubblicò il suo primo romanzo, Giovane Adamo, mentre ancora scriveva racconti pornografici per conto di Girodias (ricorrendo a pseudonimi come Jean Blanche o Carmencita de las Lunas). Nel 1956 si trasferì quindi a New York, dove andò a vivere su una chiatta e cominciò a far uso di eroina, tutte esperienze che convergeranno ne Il libro di Caino. Dopo aver divorziato da Betty, Trocchi sposò Marilyn Rose Hicks, con la quale si trasferì a Los Angeles e poi a Las Vegas, dove Lyn si prostituì per procurare la droga a entrambi. Nel frattempo Trocchi aveva conosciuto i rappresentanti della beat generation, Allen Ginsberg, Jack Kerouac e Gregory Corso. Nel 1960 uscì Il libro di Caino, che fu un best-seller, ma da quel momento in poi Trocchi pubblicò soltanto racconti e poesie: il terzo romanzo, intitolato The Long Book, gli avrebbe richiesto ancora anni di lavoro e non sarebbe mai stato portato a termine. Il picco della popolarità Trocchi non lo raggiunse con un romanzo, bensì per essersi iniettato dell’eroina in diretta televisiva all’interno di un programma sull’abuso di droga, nel 1961, poco tempo dopo essere stato arrestato per spaccio di droga a minori e rilasciato su cauzione. A quel punto, abbandonata Lyn in cella, Trocchi intraprese una fuga che lo portò a Montreal, dove incontrò Leonard Cohen, e poi in patria. Il libro di Caino uscì in Gran Bretagna soltanto nel 1963, e fu condannato per oscenità dalla Corte di Sheffield, che ne ordinò il ritiro dal mercato. A partire dal 1964, supportato da Guy Debord, Trocchi lavorò al Sigma Project, un manifesto di ispirazione situazionista che non diede mai i frutti sperati. Nel ’66 fu pubblicata una nuova versione di Giovane Adamo, epurata dalle scene pornografiche volute da Girodias, ma quando nel ’67 nacque il secondogenito Nicolas Adam, Trocchi accantonò la scrittura e cominciò a gestire un negozio di libri usati a Londra. Dopo la morte di Lyn per epatite, nel 1972, e quella di Mark per cancro, cinque anni dopo, Trocchi intraprese una relazione con Sally Child (oggi detentrice di parte dei diritti sulle opere). Malato di cancro ai polmoni, si spense il 15 aprile 1984 nella miseria più assoluta; aveva cinquantanove anni. Pochi mesi dopo il figlio Nicolas si suicidò, a soli 17 anni. Oggi Trocchi è ricordato per due cose: per essersi bucato in diretta televisiva, e perché ne Il libro di Caino, definì per la prima volta «il termine Cool nella sua accezione destinata a divenire popolare, e riferita in origine alla sensazione di benessere che ha l’organismo sotto eroina».
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