da dove era venuto
con le sue belle mani ancora frangiate
i suoi occhi da ragazza
e quella ragione sul bordo del si-salvi-chi-può che non fu
che di lui
ma dal salone fosforescente di lampade di visceri
non ha smesso di urlare i suoi gli ordini misteriosi
che aprono una breccia nella notte morale
ed è attraverso quella breccia che vedo
le grandi ombre che spezzano la vecchia corteccia sottile
si dissolve
per permettermi di amarti
come il primo uomo amò la prima donna
in tutta libertà
questa libertà
per la quale il fuoco stesso si è fatto uomo
per la quale il marchese de Sade sfidò i secoli con i suoi grandi alberi astratti
di acrobati tragici
aggrappati al filo (di ragno) del desiderio
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