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giovedì 12 marzo 2020

La disobbedienza civile di Henry David Thoreau

La "disobbedienza civile" di Thoreau fu un grido anarchico di autonomia individuale da qualsiasi forma di governo. In effetti, Thoreau ci dice di aver dichiarato la sua personale indipendenza dallo stato presentando al funzionario comunale la seguente dichiarazione: "Che  tutti gli uomini  sappiano con questo documento, che io, Henry Thoreau, non desidero essere considerato membro di alcuna società legalmente costituita a cui non ho deciso di aderire".
Che questa opera sovversiva rappresentasse una piena realizzazione della politica trascendentalista o semplicemente uno dei tanti sfoghi tipici di Thoreau, fu così provocatoria da diventare di importanza storica come nessun altro contributo del gruppo riuscì a fare, conferendo al movimento un'impronta ribelle che avrebbe lasciato traccia nelle generazioni future. 
Il testo contiene audaci aforismi anarchici, così numerosi che vale la pena fermarsi per citarne alcuni: 
Approvo con tutto il cuore il motto: 'Il miglior governo è quello che governa meno'... Una volta messo in pratica, esso equivale a quest’ altro, in cui pure credo fermamente: 'Il governo migliore è quello che non governa affatto': e quando gli uomini saranno pronti a realizzarlo, questo sarà il tipo di governo che avranno'. 
lo non sono responsabile del buon funzionamento della macchina della società. 
Quando m'imbatto in un governo che mi dice: O  i soldi, o la vita', perché dovrei affrettarmi a dargli i miei soldi? 
Esistono leggi ingiuste: dovremmo rallegrarci di obbedirvi, o dovremmo sforzarci di migliorarle? E inoltre, dovremmo ubbidire a queste leggi finché non siamo riusciti mi nostro intento, o dovremmo trasgredirle subito? 
Infatti, io dichiaro tranquillamente guerra allo Stato... nonostante continui a utilizzarlo e a trarne i possibili vantaggi...

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