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giovedì 24 gennaio 2019

La fine dell'educazione

Per prima cosa bisogna liberare il discorso da alcuni presupposti concernenti il significato dell'educazione. Cancelliamo quindi con un tratto di penna nozioni come esami con graduatorie, suddivisioni tra asilo  scuola primaria e scuola secondaria, qualsiasi segregazione per età e per sesso, durata dei vari corsi universitari determinata dal numero di esami, la laurea, i riti di transizione, da un limbo assurdo ad un altro limbo che ci si aspetta il candidato consideri un vero traguardo , E così via.
E' facile fornire una convalida della cancellazione di questo frenetici rituali superficiali che stivano la realtà dell'iniziazione per volgersi ad un ingenuo indottrinamento sfociante in un conformismo che confonde gli individuo sino al punto in cui la loro consapevolezza critica della situazione non funziona quasi più. 
Occorre considerare in modo assai ampio il termine educazione, perché qualsiasi  accezione di essa , se priva di questa necessaria ampiezza avrebbe l'effetto di una corda intorno al collo di una vittima strangolata.
Non abbiamo imparato niente,
non sappiamo niente, non comprendiamo niente,
non vendiamo niente
non aiutiamo,

non dimenticheremo.
(Manifesto cecoslovacco per la libertà)




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