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giovedì 8 aprile 2021

UNA SOCIETÀ LIBERA

Una società libera dai condizionamenti economici è più che mai una società libera dai condizionamenti politici, quindi emancipata tanto dallo Stato quanto dal mercato. È una  società senza cariche elettive, senza decisori né assessori, senza dirigenti né esperti, che deve funzionare al di fuori della politica professionale e dell'economia divenuta autonoma. Questo significa che deve ricreare al suo interno le condizioni non capitaliste sufficienti a garantire delle modalità di funzionamento democratico orizzontale abbastanza solide da rendere possibile un'esistenza senza capitale né Stato. Per citare L'idea generale di rivoluzione nel XIX secolo di Proudhon, essa deve «trovare una forma di transazione che, riducendo a unità la divergenza degli interessi, identificando il bene particolare e il bene generale, cancellando la diseguaglianza della natura per mezzo dell'educazione, risolva tutte le contraddizioni politiche ed economiche; in cui ogni individuo sia ugualmente e sinonimicamente produttore e consumatore, cittadino e principe, amministratore e amministrato; in cui la sua libertà aumenti sempre, senza che egli debba mai alienare nulla; in cui il suo benessere cresca indefinitamente, senza che egli possa subire, da parte della Società e dei suoi concittadini, alcun pregiudizio, né nella  sua proprietà, né nel suo lavoro, né nel suo reddito, né nei suoi rapporti d'interesse, di opinione o di affetto verso i suoi simili».


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