Il fascismo, sotto nuove sembianze, è il destino della Democrazia, la sua verità e il suo futuro, ciò a cui mira. il luogo a cui ci conduce, la sua essenza spostata è posticipata.
La democrazia rappresentativa conduce a un fascismo di nuovo conio e, globalizzandosi come formula di organizzazione politica, ai giorni nostri si mondializzato anche questo neo-fascismo in quanto conclusione dell'Umanità .
Stabilita questa affinità di fondo tra fascismo e democrazia, niente esclude che il primo possa succedere alla seconda - o, meglio, sovrapporsi - soprattutto se si adopera un concetto ampio, poco limitativo, dello stesso. Nell'elaborazione di questo concetto ampio di fascismo, che ammetterebbe una diversificazione considerevole nelle sue manifestazioni e legittimerebbe l'idea di un fascismo di nuovo conio - con un formato diverso da quello antico, pur identificandosi nelle sue caratteristiche fondamentali che l'hanno generato -.
L'assenza di resistenza interna (assenza di opposizione degna di nota, di critica, di contestazione; Ovvero docilità della popolazione) e l'espansionismo verso l'esterno (belligeranza, brama di universalizzazione) costituirebbero le due caratteristiche principali che definiscono il fascismo come fenomeno socio-politico insieme alla volontà di sterminare la Differenza (differenza culturale, psicologica, politica economica...).
Queste tre caratteristiche accomunano le esperienze tedesca italiana di fascismo - i cosiddetti fascismi storici - ai modelli di formazione dello spazio sociale (norme per il governo delle popolazioni, modalità di gestione socio-politica) che tendono a caratterizzare i regimi demo-liberali.
Si potrebbe parlare così di un neo-fascismo sovrapposto, in grado maggiore o minore, all'apparato politico della democrazia (elezioni, parlamento, partiti. Etc); un neo fascismo delle e nelle democrazie - fascismo democratico o demo-fascismo - non so se venturo ho già installato nella nostra società.
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